Ecoansia: che cos’è e quanti italiani ne soffrono?

Quasi la metà della popolazione italiana soffre di ecoansia, una profonda paura dei cambiamenti climatici e delle loro conseguenze. Questo fenomeno è in aumento negli ultimi anni, anche a causa della maggiore frequenza degli eventi climatici estremi che colpiscono direttamente la Penisola. Si tratta di un disagio emotivo che colpisce trasversalmente la popolazione, ma ha un impatto particolarmente significativo sui giovani, il cui futuro appare sempre più incerto e minaccioso.

A questo proposito, per la prima volta l’ecoansia è arrivata davanti al Parlamento Europeo, grazie al rapporto “Headway – Mental Health Index 3.0,” di The European House – Ambrosetti, insieme ad Angelini Pharma. L’ecoansia, infatti, è un fattore chiave nell’ambito del benessere mentale.

Un fenomeno più accentuato dove il climate change si fa sentire

L’ecoansia è più evidente nei paesi che stanno già sperimentando i danni del riscaldamento globale, tra cui l’Italia, che è parte del cosiddetto “hotspot mediterraneo,” una delle regioni a più rapido riscaldamento del pianeta. In Italia, il 64% dei cittadini si sente minacciato dai cambiamenti climatici a causa dell’innalzamento del livello del mare e degli incendi boschivi.

A livello europeo, più di un terzo dei cittadini dell’Unione Europea (37%) ritiene di essere esposto alle minacce derivanti dai cambiamenti climatici. Questa percezione trova conferma nei dati sulle catastrofi naturali, che sono aumentate significativamente tra il 1979 e il 2019, passando da 91 a 1.452 eventi registrati.
L’Europa ha sperimentato direttamente gli effetti del cambiamento climatico, con eventi meteorologici estremi che hanno colpito il continente nel 2023, tra cui estesi incendi, inondazioni e temperature record. Questi eventi hanno avuto un impatto sia sulla salute fisica che su quella mentale delle persone.

Una relazione “difficile” tra individuo e ambiente

L’ecoansia nasce dalla relazione tra l’individuo e l’ambiente. Può manifestarsi attraverso una serie di sintomi, tra cui senso di impotenza, disperazione, preoccupazione per la sostenibilità dei propri comportamenti, crisi d’ansia, fobie, malcontento, rabbia, sindromi depressive, disturbi del sonno, irritabilità, perdita di memoria, tendenza all’isolamento e abuso di alcol e sostanze.

Per affrontare l’ecoansia, è possibile ricorrere alla psicoterapia, eventualmente integrata da un supporto farmacologico. Inoltre, è importante mettere in atto azioni quotidiane a favore della sostenibilità per recuperare un senso di possibilità e combattere il senso di impotenza.

Risolvere il problema alla radice

L’Unione Europea ha intrapreso iniziative come il Green Deal e ha impegnato tutti i suoi membri a raggiungere emissioni zero entro il 2050, riducendo le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030. L’impegno politico e le politiche europee possono fare la differenza nella lotta contro il cambiamento climatico.

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